Incontro con Don Claudio Burgio

L’INCONTRO CON DON CLAUDIO

Venerdi 14 Aprile abbiamo avuto l’occasione di conoscere Don Claudio Burgio , cappellano del carcere minorile Beccaria e fondatore della comunità Kayrós.

Si è trovato molto a suo agio a parlare con noi ragazzi , rispondendo alle nostre domande e parlando delle sue esperienze all’interno del carcere e della sua comunità.

La comunità Kayrós si differenzia dalle altre comunità per via della gestione promossa dagli educatori e da Don Burgio , che decidono di non imporre regole troppo severe così da far sentire a proprio agio i ragazzi.

Nel suo libro “Non Esistono Ragazzi Cattivi” scrive -la gioia è una scelta- , dicendo che la vera gioia ,quella duratura nel tempo, la si può trovare grazie alle scelte che ci permettono di trovare un posto nel mondo, tant’è che alla domanda “Quale è la gioia più grande che è riuscito a vivere grazie al suo lavoro?” risponde così : “La gioia più grande per me è quella di lavorare in questo ambiente , circondato dai ragazzi”.

È proprio da qui che nasce la decisione di lasciare i cancelli della comunità aperti,per dare l’occasione ai ragazzi di poter avere una scelta.

Questa gestione da parte della comunità Kayrós che si distacca dai metodi convenzionali si è rivelata molto efficace ed ha permesso a molti ragazzi di ritrovarsi dopo essersi smarriti.

Come nel caso di Daniel Zaccaro che riesce a laurearsi malgrado il suo passato turbolento.

O come i casi di “Baby Gang” e “Sacky” cantanti ormai affermati della scena rap italiana.

Quest’ultimo insieme a un altro rapper di San Siro “RondoDaSosa” e con l’appoggio di Don Claudio è riuscito a creare un centro di aggregazione giovanile che ha l’obbiettivo di allontanare i ragazzi del quartiere di San Siro dalla criminalità e dalla strada.

L’incontro si è concluso con un appello da parte di Don Claudio a tutti gli adulti, ai quali chiede di aiutare e di accompagnare i ragazzi nei loro percorsi di vita senza mai lasciarli soli e allo stesso modo chiede ai ragazzi di ricercare una figura adulta alla quale potersi affidare e dalla quale potere apprendere tutti i giorni.

Un consiglio preziosissimo a mio parere che andrebbe applicato in primo luogo nelle scuole.

Penso che questo incontro sia stato una vera occasione per capire l’importanza di instaurare un rapporto basato sul rispetto e sull’aiuto reciproco tra alunno e professore.