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Kitos, Suomi!             Grazie, Finlandia!

Cosa rende la Finlandia la nazione più felice del mondo? E qual è il segreto del suo sistema scolastico, che il Programme for International Student Assessment (PISA) dell’OCSE colloca tra i primi dieci a livello mondiale?

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Nel mese di ottobre, una delegazione del Da Vinci si è spinta fino a Helsinki per studiare questo modello educativo d’eccellenza. Il Dirigente scolastico, Ing. Giuseppe Puppo e tre docenti, il prof. Lorenzo Piazza e le professoresse Alessandra Fumagalli e Virginia Salemi hanno infatti frequentato un corso di formazione intensivo, attraverso lezioni frontali, workshop e la visita a tre scuole secondarie. 

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Fin dal primo giorno, l’atmosfera è stata accogliente e stimolante: docenti provenienti da diversi Paesi europei, formatori preparati e appassionati, un continuo scambio di idee e buone pratiche. Le giornate si sono alternate tra attività di formazione in lingua inglese e visite alle scuole finlandesi, dove i docenti e il Dirigente hanno potuto osservare da vicino metodi innovativi e un approccio educativo centrato sul benessere e sulla fiducia.

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In Finlandia gli allievi possono scegliere in autonomia un percorso di studi di specializzazione a 16 anni, età in cui ciascuno studente può impostare il proprio percorso di studi, con il supporto di un tutor, per i tre anni scolastici successivi, corrispondenti al nostro triennio in Italia. Esistono corsi e materie base obbligatori, soprattutto durante il primo anno, (ad esempio Lingua finlandese, Matematica, Inglese), e altri corsi facoltativi (Arte, Musica, altre lingue straniere).

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Il metodo didattico è basato sul completo utilizzo di sistemi digitali per l’apprendimento, senza più alcun utilizzo di testi o verifiche scritte a mano.
Durante l’anno scolastico si svolgono periodi di lezioni, alternati a periodi di esami, che si svolgono in parallelo in tutta la Nazione.
Al termine dei 3 anni di studi (con la possibilità di un 4° anno per studenti atleti o per altri che abbiano bisogno di approfondire) si svolge il Matriculation Examination, un esame finale, corrispondente al nostro Esame di Maturità.
Dopodiché gli allievi diplomati possono accedere al mondo del lavoro oppure continuare gli studi universitari.
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Nel complesso, alla domanda: cosa rende la scuola finlandese uno dei modelli educativi più ammirati al mondo? La risposta arriva presto: sicuramente la possibilità di personalizzare il proprio corso di studi rende questo modello più flessibile e motivante, tuttavia, non è solo questo e neanche le tecnologie all’avanguardia o i programmi innovativi a fare la differenza, ma il clima di fiducia e serenità che si respira in ogni aula.

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In Finlandia, la scuola è considerata un bene comune e un diritto reale. Gli insegnanti sono figure qualificate e socialmente rispettate: operano con ampia autonomia didattica e con grandi competenze. Si percepisce una profonda fiducia nel ruolo del docente, nella sua capacità di guidare, accompagnare e valutare gli studenti con responsabilità.

Gli ambienti scolastici sono accoglienti, luminosi, pensati per favorire il benessere e la concentrazione. Le giornate scolastiche sono più brevi rispetto a quelle italiane, ma dense e molto varie: si alternano lezioni frontali, momenti di confronto, attività all’aperto e pause rigeneranti. L’idea di fondo è semplice ma efficace: un ragazzo sereno e accolto impara meglio.

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Altro elemento distintivo è la centralità dello studente. In Finlandia l’errore non è motivo di giudizio, ma un passaggio naturale del processo di apprendimento. Si lavora per competenze, si valorizza la curiosità e si favorisce la cooperazione più che la competizione.

Anche l’equità è un pilastro del sistema. Tutti hanno accesso a un’istruzione di alta qualità, gratuita e inclusiva. Le scuole pubbliche offrono gli stessi standard formativi, riducendo al minimo le differenze sociali. Le scuole sono provviste di aule di sostegno con materiali specifici e laboratori dove tutti gli studenti, anche quelli con bisogni educativi speciali, possono ritrovare il piacere di imparare con strumenti adeguati.

Rispetto è un’altra parola chiave: gli ambienti sono puliti, ordinati e accoglienti perché gli studenti e il personale sanno che la qualità degli spazi fa la differenza.

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Per un insegnante italiano, osservare da vicino questo modello è un’esperienza che invita a riflettere. La lezione più grande della Finlandia è che l’innovazione non passa solo attraverso i programmi o le tecnologie, ma attraverso un profondo rispetto per le persone — studenti e insegnanti — che abitano la scuola ogni giorno.

Una scuola in cui fiducia, serenità e responsabilità camminano insieme: forse è questo il segreto del successo finlandese.