Erasmus+ Costanza, Romania

Progetto Erasmus a Costanza (Romania) con quindici “candeline forsennate”

 

Quindici studenti dell’Istituto Da Vinci, in volo domenica 21 maggio , verso la  Romania, per un viaggio dedicato al teatro, all’interno di una proposta Erasmus maturata in seno ad un progetto PON dedicato a musica -inclusione – socialità.

Tale progetto, iniziato nel mese di marzo, si è articolato attraverso proposte di ascolto associate al movimento, all’espressione corporea, ed è maturato attraverso l’identificazione di una trama che valorizzasse il passaggio da uno stato di isolamento, di chiusura, di solitudine, alla possibilità della gioia della bellezza dell’incontro  e dell’apertura al mondo, agli altri.

 Cosa posso fare?  C’è una possibilità per me?

Legami…..la leggerezza di una piuma….armonia dei colori….le ombre diventano  danza..

 Queste alcune delle “parole - frasi” pronunciate dai ragazzi che hanno dato valore ai giochi tra sguardi, luci e  movimenti, rendendo intensa la performance.

 I  partecipanti al Festival Internazionale di Teatro sono state scuole ed associazioni che dalla Romania e dalla Moldavia, si sono ritrovate per confrontarsi, stare insieme, stringere amicizie.

La nostra scuola è stata ospite all’interno di questo Festival.
La performance che i ragazzi hanno preparato durante il progetto PON è andata in scena nel teatro prestigioso della città di Costanza. Insieme a loro, altri studenti con esperienze e modalità espressive diverse a confronto hanno dato prova di sé , dei propri talenti.

 Il nostro gruppo ha vinto il premio speciale per la performance più creativa , originale e ricca di immaginazione.  E’ stata una gioia per tutti essere presenti e vivere l’emozione dell’attesa, della preparazione…

 Come si sono svolte le giornate?

Quali le proposte?

Come è iniziata questa esperienza?  Quale accoglienza?

Cosa posso trarre da una proposta del genere? Cosa ho imparato , cosa posso migliorare?

 

Alcuni commenti che seguono tratti da un rapido diario di bordo si articola secondo un elenco di fatti, di incontri….ci auguriamo che da queste esperienze,  possano maturare nel tempo i momenti di riflessione e di consapevolezza ,  di ascolto sempre più profondo, un ascolto attento, umile e paziente, flessibile, aperto, accogliente, non giudicante.  Questi sono i valori che alimentano lo spirito Erasmus e verso i quali è rivolto il nostro sguardo. 

Grazie….grazie:  questa parola è tanto preziosa .  Volgiamo lo sguardo verso questo grande sentimento di profonda gratitudine, affinchè tutto ciò che siamo, abbiamo e viviamo non sia scontato, ma sia occasione di stupore e di meraviglia , giorno per giorno.

  Dopo una lunga giornata di viaggio in compagnia siamo arrivati a Costanza verso le 17.
Le ragazze rumene ci hanno accolto a braccia aperte accompagnandoci per la città (…)

Primo momento di apertura è stato uno spettacolo teatrale in lingua rumena, sul tema dell’amore nelle sue più complesse manifestazioni…unica difficoltà è stata l’incomprensione della lingua rumena, colmata in parte dalla gentile traduzione dei nostri accoglienti accompagnatori.

 (…) È sempre molto bello viaggiare perché tale esperienza svuota la mente da tutte le preoccupazioni di partenza per lasciare spazio all'apprendimento di altri modi di vivere, di altre usanze e altri costumi, e una volta tornati indietro queste esperienze le fai tue, nella vita di tutti i giorni.
Un viaggio non è un regalo materiale che si consuma e svanisce, ma una vera e propria crescita personale e una grande consapevolezza del mondo fuori dalla quotidianità.

(…)  Il primo giorno ci siamo svegliate molto energiche e pronte a vedere cosa sarebbe accaduto… una volta arrivati alla scuola, dopo un primo momento di smarrimento, siamo stati casualmente divisi in gruppi.

Inizialmente abbiamo avuto paura di dividerci ,  di non riuscire a relazionarci con gli altri… ma una volta che abbiamo iniziato i workshop ci siamo sentiti accolte e felici.

(…)Una volta finiti i lavori di gruppo ci siamo riuniti e siamo andati insieme alle ragazze in spiaggia, alcuni di noi hanno giocato a calcio, altri hanno fatto il bagno e altri si sono riposati, la giornata era stupenda…Ci siamo sentiti tutti spensierati e abbiamo avuto un assaggio d’estate in anticipo.
In seguito,  le ragazze volontarie ci hanno mostrato la struttura della scuola e siamo rimasti molto sorpresi dalla maestosità e dalla bellezza di questa istituzione dedicata al principe Mircea il Vecchio.
Abbiamo visitato la chiesa musulmana e cristiana ortodossa, culture differenti che convivono pacificamente nella stessa città : siamo rimaste affascinati dalla bellezza e dallo splendido panorama che si vedeva sopra la torre della chiesa musulmana. Tutta la città si spalmava sotto i nostri occhi, il Mar Nero davanti a noi…

(…)È stato un viaggio ricco di emozioni, utile sia per noi che per loro dal punto di vista linguistico.

Gli alimenti offerti erano squisiti e i cittadini della Romania gentili.
Ho preso svariati oggetti da portare a casa e comprato alimenti per sopportare le giornate.
Sono arrivato all'aeroporto bene con tutti i membri del PON, niente inconvenienti.
Mi hanno fatto svariati controlli ed è tutto andato bene.
Nell'aereo siamo partiti ed arrivati in Romania perfettamente.

Nel treno tutto bene (…)
Nelle nostre camere abbiamo lasciato tutto e siamo andati a teatro per l’accoglienza, lo spettacolo era eccellente.
Siamo andati a dormire poi, tranquillamente.

Ecco i commenti di quindici “candeline forsennate”….candeline che si sono vivacemente accese ed entusiasmate, che si sono mostrate con gioia e on fatica per la vergogna, per la paura del giudizio, per la paura di inadeguatezza. A volte si sono infuocate mostrando vivacità e intolleranza al tempo stesso.
Ogni esperienza genera emozioni contrastanti e occasioni per migliorarsi.
Queste candeline hanno avuto un’occasione straordinaria ed hanno messo in scena uno spettacolo “fuori dall’ordinario”, parlando un linguaggio oltre le parole…

Ecco le parole della poetessa  Chandra Livia Candiani, tratte dalla raccolta “Fatti vivo”, che ha ispirato il nome del gruppo e l’essenza del nostro lavoro:

 

Portami in dono

la luce,

quella notturna, candelina forsennata

contro la paura

del buio-lupo,

e il fulmine lustrante

che fa nuovo il campo

tra me e tutti.

Portami dono

portami luce

fino a me

fino a costo

della vita

 


I ragazzi del gruppo Pon Erasmus e i prof accompagnatori  (Ghezzi e Torresin)

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Erasmus+ - “FalsamenteVero”

Mobilità a Costanza, Romania – 27 marzo-1 aprile 2023

 

Matteo Rigolini - classe 1^H

 

Quella della mobilità in Romania è stata una esperienza magnifica e molto istruttiva, durante la quale ho conosciuto gente straniera, ho potuto rafforzare la mia competenza nella lingua inglese e, cosa ancora più importante, ho stretto nuove amicizie, sia con ragazzi sia italiani che rumeni che tedeschi.

 

Francesco Antonini - classe 2CS

 

Lunedì 27 marzo io e altri undici ragazzi siamo partiti con 3 professori per condividere una settimana a Costanza, in Romania, con altri gruppi di ragazzi, grazie al progetto Erasmus+.

Il viaggio è durato complessivamente 5 ore, con 2 ore di aereo e tre di treno. Sul treno abbiamo incominciato a conoscerci: eravamo di età e classi differenti, ma da subito abbiamo iniziato a parlare tutti insieme e abbiamo incominciato a legare molto tra di noi.

Una volta arrivati a Costanza, i nostri host ci stavano aspettando in stazione e ci hanno accompagnato subito nelle loro case per sistemarci e conoscere le famiglie. Radu, il mio host, mi ha portato subito fuori con i suoi amici. Ho apprezzato il pomeriggio e il fatto di conoscere un po’ la città con loro. A cena, ho cenato con un gruppo di ragazzi Erasmus+.

Siccome è la mia prima esperienza all’estero senza la mia famiglia, ero curioso di sapere come mi sarei trovato e di cosa avremmo fatto.

Durante le mattine successive ci trovavamo a scuola per svolgere dei lavori di gruppo, come per esempio la creazione di un un profilo fake su Facebook di un personaggio storico oppure di una notizia falsa sul giornale. Nei pomeriggi, invece, avevamo sempre tempo libero da trascorrere con i nostri compagni e con i nostri host. Ci siamo divertiti insieme visitando la città, assaggiando le loro specialità e scoprendo cose nuove.

L’aspetto che mi ha arricchito di più è stato il legame che si è creato tra alcuni di noi, sia con i ragazzi rumeni, sia con quelli di Catania. Ci siamo trovati tutti subito molto bene e con alcuni di loro spero di proseguire un rapporto di amicizia, seppur a distanza.

Alla sera non vedevamo l’ora che passasse la notte per ritrovarci il giorno dopo e svolgere nuove attività insieme.

 

Matilde Bergantin - classe 2DS

 

Questo, per me, è stato il primo progetto Erasmus+ a cui ho partecipato. Ci sono state delle problematiche, ad esempio la ragazza che mi ospitava non conosceva l'inglese e quindi è stato molto difficile avere delle belle conversazioni con lei, ma, in compenso, mi sono divertita molto con gli altri miei compagni e ho parlato senza alcun problema in inglese con i ragazzi rumeni.

Il viaggio in Romania è stata una bella esperienza che rifarei molto volentieri, non solo perché si saltano dei giorni di scuola o si fanno nuove conoscenze, ma anche per una crescita personale.

 

Elisa Bertocchi - classe 2^A

 

Durante i giorni dal 27 marzo al 1 aprile ho partecipato alla mobilità in Romania per il progetto Erasmus+ “FalsamenteVero”, che coinvolge due scuole tedesche, una rumena e una catanese.

Durante questa settimana ho incontrato diverse persone; la ragazza che mi ospitava e la sua famiglia sono stati molto disponibili e ci siamo divertite molto facendo dei piccoli tour della città di Costanza, con anche alcuni dei ragazzi che ospitavano studenti della mia scuola.

Abbiamo svolto diverse attività tra cui la creazione di “fake news”, ma anche di un testo rap sempre sul tema, che poi sarebbe stato esposto ritmicamente davanti a tutti.

Una delle attività che ho preferito svolgere è stata quella della visita a Bucarest, durante la quale ci siamo divertiti molto anche all'interno del pullman che ci avrebbe portati a destinazione.

La serata del 31 marzo è stata magnifica: ci siamo divertiti veramente tanto tra balli, musiche tradizionali e un po' di karaoke.

Questa è stata una mobilità cui vado fiera di aver partecipato. Spero di poter incontrare nuovamente le persone che ho conosciuto là e magari, un giorno, di tornare in Romania.

 

Benedetta Bergantin - classe 4^BS

Questo per me è stato il secondo viaggio con Erasmus+, ma, nonostante ciò, è stata un’esperienza nuova perché non ero mai stata ospite di una famiglia. La ragazza che mi ha ospitato si chiama Sara: è sempre stata gentile e disponibile nei miei confronti, perciò non è stato difficile relazionarmi con lei. Mi è piaciuto molto conoscere nuovi ragazzi e scoprire delle tradizioni che prima non conoscevo. Penso che Costanza sia una città molto bella; sono rimasta, però, colpita però dalle strade e dagli edifici in restaurazione da molto tempo che, se non fossero stati abbandonati, avrebbero reso migliore la città.

 

Giovanni Elli - classe 4^BS

Non saprei da dove iniziare per descrivere la settimana vissuta, ma la prima cosa che sin da subito mi ha colpito è stata l’enorme ospitalità delle famiglie, che hanno dato il massimo per permettere a noi ospiti di sentirci subito a casa.

Le attività inerenti il progetto “FalsamenteVero” che abbiamo svolto all’interno dell’istituto “Colegiul National Mircea cel Batran” sono state coinvolgenti e molto divertenti da svolgere, come, ad esempio, la creazione di un profilo social fake di un personaggio storico, immaginando che cosa scriverebbe e pubblicherebbe ai giorni nostri.

Durante la nostra permanenza abbiamo avuto la possibilità di visitare la parte vecchia di Costanza e quella moderna, una visita al porto e su una nave militare gemellata con la scuola, visite ed incontri presso le università di Costanza e di Bucarest. È stata, dunque, un’esperienza ricca di luoghi nuovi ed interessanti. I miei compagni di viaggio erano altri ragazzi della nostra scuola, alcuni che già conoscevo e altri con cui ho legato nel corso della settimana e con i quali si è creato un gruppo di amici molto compatto ed accogliente.

Oltre a loro, i ragazzi di Catania e l’intero gruppo dei ragazzi rumeni hanno reso ancora più piacevoli le nostre giornate.

Per concludere, posso affermare che, tra i luoghi che abbiamo visitato e le incredibili persone che ho conosciuto, questi giorni rimarranno per sempre nel mio cuore.

 

Gabriele Graffeo - classe 4AT

La mobilità in Romania è stata un'esperienza semplicemente indimenticabile.

In primo luogo ho avuto l'opportunità di conoscere nuove persone con differenti abitudini, cibi, tradizioni, stili di vita, personalità, carattere e lingua madre. In aggiunta, sono stato accolto da una famiglia rumena con immense gentilezza ed educazione.

È un'esperienza che fa crescere e dalla quale si impara moltissimo, specialmente tramite il confronto e il dialogo. È stata anche gradevole e affascinante la visita dei monumenti ed edifici con stile completamente diverso da quello italiano, con un’opportuna descrizione di essi da parte degli studenti rumeni. Non è stata tuttavia possibile solamente la visita di edifici storici, ma anche all’interno di navi militari, con una piacevole spiegazione da parte di soldati e cadetti.
Costanza e Bucarest sono due città meravigliose. La prima, seppur nel mezzo dei lavori delle strade e dei monumenti stessi, ha un fascino tutto suo, ulteriormente incrementato dalla brezza emanata dal Mar Nero. Per quanto riguarda Bucarest, invece, essa è una grande città che non delude le aspettative ma, al contrario, le ha sorprese, in quanto dotata di molte università storiche, teatri, musei e dell'immenso palazzo del Parlamento. Inoltre, la condivisione dell'energia giovanile e dell'entusiasmo comune ha reso anche divertente il momento dei balli durante l'ultima serata. La creazione dei legami di amicizia ha accentuato la bellezza di tale viaggio. Essi hanno avuto origine anche dalle attività di progetto riguardanti le fake news, data la collaborazione e la condivisione delle proprie idee. I legami stretti continueranno di certo ad esistere grazie ai social network, che rendono più semplice la comunicazione a distanza.

In conclusione, tutto ciò ha reso marcata l'incisione di un'impronta indelebile nei miei ricordi e nel mio cuore.

 

Ledda Riccardo – classe 4AT

The Erasmus+ project conducted in Romania has been my favourite so far, since the Romanians have been very friendly to us by organising many activities, making us feel welcomed.

 We worked on the falsamente vero project almost every day, realising a great variety of products all inherent to the fake news topic. But, even if we had to work a lot, we still had a lot of free time to do our hobbies, visit the city and its monuments, hang out, or even to just rest a bit.

I suggest everyone to apply for the Erasmus project since it’s a fantastic opportunity to build relationships, learn about the story of a nation different from yours, and interface with cultures and people around the globe.

But not only that!

Applying to this Erasmus project has made us think how fake news may come in different forms, and how disinformation is a real problem nowadays and how it can lead to acts of disrespect towards every kind of person; The disinformation phenomenon is a problem even here in Italy, where some people still think all kind of fake news. With this project, you’ll be able to experience all that you’ve been told first Handly and decide if it’s true or false.

 

Alessandro Nobili - classe 5IB       

Dal mio punto di vista questa mobilità è stata sicuramente molto arricchente e significativa. Durante quest’esperienza, al contrario di una normale vacanza o viaggio d’istruzione, il metodo del soggiorno in famiglia e la condivisione di esperienze mi hanno permesso di scoprire molto più a fondo la cultura del Paese che mi ha ospitato, stringendo legami e/o creando veri e propri rapporti di amicizia con ragazzi della nostra età provenienti da contesti sconosciuti. Anche il tema delle fake news è stato trattato più o meno bene e si è rivelato, tutto sommato, interessante.