7 giugno 2023
Solitudine e pentimento
Il tema trattato nel primo testo del Canzoniere è molto più attuale di quello che si pensa. Di
fatti, sono molte le persone che, superata una certa età, si ritrovano pentiti delle scelte
sbagliate prese durante il corso della loro gioventù. Personalmente, mi ritrovo molto nelle
parole ed espressioni presenti in questo testo in quanto ho rischiato di ritrovarmi nella
situazione del poeta. Da bambino, infatti, cercavo anche io qualcosa e non qualcuno, a
differenza di Petrarca, io cercavo la solitudine. L’ho sempre cercata, da quando io posso
ricordarmi fino a qualche anno fa, e ci riuscivo: trovavo un modo per essere solo e triste in
ogni situazione. Penso che questa volontà di solitudine derivasse dal fatto che non riuscivo,
ma soprattutto non volevo, far entrare le persone nella mia vita e lo facevo perchè
pensavo:”Quando arriverò in fondo al cammino di questa vita, so che ciò che prevarrà sarà il
sentimento di tristezza, allora perchè devo lasciare che gli altri mi portino a questo? Voglio
essere io l’artefice del mio triste futuro”. E riflettendoci ora, sono a grato a tutte le persone
che non hanno mai mollato con me e che hanno sempre provato a tirarmi fuori da questi
pensieri soffocanti, è grazie a loro infatti che non mi trovo pieno di rammarichi, pentimenti e
insoddisfazioni. Parlando e riflettendo su questo argomento, mi sono reso conto di quanto
spesso ciò che si pensa essere il problema è, in realtà, la soluzione. Riferendomi a Petrarca,
penso sia sbagliata la sua visione in quanto la ricerca asfissiante, sia essa per qualcosa o
qualcuno, non porti a nulla. Penso, quindi, che la vita sia un percorso fatto di scoperte ed
esperienze che vengono solo nascoste dal momento in cui si vive con l’unico di scopo di
raggiungere un traguardo, che con il passare del tempo, diventa solo un ossessione.